Parola d’ordine detox

Arriva la stagione calda e sentiamo il bisogno naturale di depurare il corpo da tutto ciò che é stato accumulato nel periodo invernale.

Il desiderio di spogliarci e l’espansione che l’anima inizia a percepire, ci mette in movimento verso un’alimentazione più sana con il desiderio di movimento, sport e sole. Togliersi i vestiti pesanti è come eliminare pensieri ed emozioni che ormai sono diventati tossici per il corpo e lo spirito.

Luogo comune è pensare che sia necessario depurare il corpo solo quando si manifestano gravi disturbi.

In realtà il mantenimento di un corpo sano e disintossicato è di vitale importanza proprio per evitare l’accumulo di tossine che portano inevitabilmente all’insorgenza di malattie.

Quando la quantità di queste tossine supera la capacità dell’organismo di tamponarle si determina un accumulo nocivo chiamato stato tossico in cui le tossine non scisse e non eliminate, ostacolano ed alterano i normali processi vitali metabolici dell’organismo creando: stress ossidativo, radicali liberi e invecchiamento precoce.

Una persona in buona salute riesce a depurarsi adeguatamente, per mezzo degli organi emuntori, deputati all’eliminazione di tutti i cataboliti presenti nel nostro corpo: fegato, reni, intestino, pelle e polmoni.

In natura esistono diversi principi attivi in grado di svolgere questa importante funzione di pulizia. Per organi diversi abbiamo principi attivi e piante diverse.

Una buona depurazione deve certamente partire dalla pulizia del sistema linfatico, dei reni e del fegato.

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cardio mariano
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ortosiphon
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pilosella

Carciofo e Tarassaco sono fra le più importanti piante in grado di detossificare il fegato aumentando al produzione e il movimento biliare (azione colagoga e coleretica) ;  azione che spesso si associa a quella del Cardo Mariano che invece  agisce direttamente sul rinnovo del tessuto epatico. Esistono dei preparati erboristici specifici per lo più fluidi da diluire oppure in compresse.

Betulla , Pilosella e Ortosiphon sono invece le piante che agiscono a livello linfatico e renale promuovendo l’eliminazione delle tossine attraverso l’urina.

Ancor prima di iniziare dalla bocca, il processo di depurazione inizia dalla mente.

La volontà ci aiuta a prendere quella fatidica decisione: “Da lunedì inizio a cambiare il mio piano alimentare”, “Inizio a volermi bene, ad amarmi, ad essere più in salute e … ad essere felice”.

E per quanto queste frasi siano motivanti, con il tempo la forma mentale che aveva dato origine al cambiamento del piano alimentare, inizia a perdere potere e vigore. Ed ecco che se per un periodo siamo precisi e ligi nel seguire tutte le indicazioni suggerite dagli esperti, con il tempo ci lasciamo andare iniziando a “sgarrare” e a dire frasi del tipo: “domani mangerò solo verdura…”

Perché accade questo?

La volontà è una forza mentale e ha le stesse caratteristiche del cervello. Mi spiego meglio. Il Sistema nervoso ragiona per schemi: ogni pensiero, ragionamento ed emozione deve avere il giusto spazio, come un tassello all’interno di un puzzle.

L’essere umano, che è un animale sociale, ha bisogno tanto di quegli schemi per mantenere tutto in equilibrio, ma tanto della libertà. Ecco che con il tempo la volontà perde la sua efficacia se non sostenuta da altro.

Quello che all’inizio è uno schema sicuro, con il tempo inizia a diventare qualcosa di rigido, come una gabbia. Le persone non amano vivere tra le sbarre e tutti prima o poi vogliono evadere. Il problema è che nel momento che lo si fa, tutti gli sforzi fatti in precedenza vengono annullati.

Si abbandona o si interrompe il cammino detox che si era intrapreso.

Bisogna sostenere la costanza e la volontà per far sì che il cambiamento del piano alimentare da essere un’ardua impresa diventi un piacevole percorso alla ricerca di benessere e di salute.

Le tossine che abbiamo nel corpo sono di origine materiale e/o di natura psico-emotiva.

Ciò che è tossico è la sovrapproduzione di ormoni quali adrenalina, noradrenalina e cortisolo, che si sviluppano in particolari condizioni come paura stress, ansia e infelicità. Pertanto liberarsi dalle tossine alimentari deve andare di pari passo con l’arricchimento di situazioni positive e un miglioramento della qualità della vita che incominci da un diverso approccio alla stessa.

Quando abbiamo la percezione di una stanchezza mentale, derivata dalle restrizioni che spesso ci auto imponiamo nei confronti del piano alimentare, dobbiamo aiutare il corpo ad eliminare quelle tracce tossiche vibrazionali, fatte di pensieri conflittuali ed emozioni che sostando dentro luoghi bui e impervi continuano a danneggiarci, se non eliminate.

Le emozioni sono vera e propria energia in movimento in grado di influenzare comportamenti, azioni e la biologia stessa del corpo. La PNEI (Psiconeuroendocrinoimmunologia) ha studi ormai radicati sull’influenza delle emozioni nello stato di salute dell’organismo. Questo significa che le emozioni possono guarirci o farci ammalare.

blankPer depurare il sistema corpo/mente e far sì che il tempo giochi a nostro favore, perseverando nell’obiettivo postoci inizialmente, bisogna guardare OLTRE IL PESO DELLA BILANCIA.

Bisogna spostare l’attenzione sulla parte emozionale e lavorare sull’autostima.

Vorrei che facessi una riflessione: “Qual è il reale motivo che ti spinge davvero a “metterti a regime”?

Sono davvero i pantaloni o la maglia stretta?

O ciò che c’è in quei fianchi o pancia allargata?

Ciò che davvero ingrassa di te e la tua infelicità. La tua voglia di compensare ciò che senti mancante.

Allenarsi con le emozioni e riacquisire l’INTELLIGENZA EMOTIVA di cui parla ampiamente Daniel Goleman, è la chiave per perdere peso in serenità e con il sorriso sulle labbra. Le emozioni sono la nostra bussola nella vita ci indicano la giusta strada da intraprendere, ma per farlo dobbiamo ri-educarci ad ascoltarle e a dar loro il giusto nome. La società di oggi tende a farci vivere più una realtà fatta di pensieri piuttosto che emozioni che spesso ci conducono ad una sofferenza creata da un modello illusorio societario. Riprendere ad ascoltarci in profondità ci procurerà una piacevole sensazione di benessere e di forza, in grado di farci scalare le montagne più alte.

All’eliminazione di tossine materiche seguirà l’eliminazione di emozioni spazzatura che avvieranno nel corpo una produzione di serotonina (ormone del piacere)tale che eviterà di farvi vivere il piano alimentare come una gabbia, ma come un’occasione per raggiungere uno stato di salute in grado di farvi vivere la felicità in diverse sfaccettature.

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Mal di Gola: tra simbolismo e cure naturali

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Nel linguaggio comune, con il termine gola si intendono strutture anatomiche presenti nella parte anteriore del collo.  Questi organi formano l’inizio sia dell’apparato respiratorio (faringe, laringe, trachea) ma anche dell’apparato gastrointestinale ( bocca , epiglottide,  esofago ) .

La faringe è un condotto muscolo membranoso lungo circa 13 cm, da cui passa sia cibo che aria e si divide in 3 porzioni:blank

  • rinofaringe che ospita 2 importanti tessuti linfoghiandolari attivi, cioè le tonsille e le adenoidi;
  • orofaringe la porzione intermedia della faringe delimitata dal palato molle e dall’epiglottide;
  • laringofaringe ultimo tratto della faringe attraversato esclusivamente dal cibo .

La laringe è un organo di natura cartilaginea lungo circa 4 cm a forma di imbuto e rappresenta l’ultimo tratto delle vie aeree superiori. È definito per eccellenza organo della fonazione essendo la sede delle corde vocali. La laringe, attraverso l’epiglottide, è coinvolta nel meccanismo che impedisce al cibo di imboccare la via della trachea piuttosto che l’esofago ostruendo così le vie respiratorie.

blankLa Gola come “Terra di Mezzo”

La gola, in un’immagine, molto comprensibile per gli appassionati della Saga del Signore degli Anelli, rappresenta la Terra di Mezzo.

Un Terra dove si scontrano le forze del bene e del male, dove le energie più profonde provenienti dall’inconscio, si scontrano con i pensieri razionali fatti di convinzioni e credenze limitanti.

Una terra, dove l’istinto e l’emozione si scontra con “il faccio o non faccio, dico o non dico, Sì o No”.

La gola è lo strumento attraverso il quale comunico al mondo chi sono, cosa voglio o non voglio.

E’ la comunicazione della vera espressione di me o del sé più profondo.

Una parte importante e fondamentale per un sano ben-essere.

Un buon uso della gola/voce può dare una grande sensazione di imponenza, di determinazione, di sicurezza e di soddisfazione, ma allo stesso tempo una parte molto delicata. Se trascurata, dà origine a disturbi fisici e psichici: carenza di autostima, poca sicurezza di sé fino alla perdita di interesse verso la vita.

Perché?

In psicosomatica, tutti i disturbi che hanno a che fare con la gola sono collegati a tematiche riguardanti lo spazio, l’autonomia e la sicurezza di sé.

Questo tipo di sintomatologia colpisce i bambini, gli adolescenti e i ragazzi fino ai 25 anni circa. Tutte quelle persone quindi che in qualche modo sono legate ai propri genitori. Quando si è piccoli e quindi dipendenti economicamente da chi li cura, i bambini e/o i ragazzi devono sottostare a regole e comportamenti imposti dai genitori. Regole giuste agli occhi di noi adulti, ma non a quelli dei nostri figli che sono ancora alla ricerca del loro spazio nel mondo, del modo di essere e/ o di vivere. L’essere ciechi, sordi e l’assenza di un confronto con i genitori, fa sorgere un conflitto interiore nel figlio che può manifestarsi in varie modalità.

Ecco quindi che assistiamo a ragazzi che sviluppano un tono di voce alto da adulti perché da piccoli poco ascoltati. Oppure vediamo ragazzi con una flebile voce, quasi soffocata perché con poca energia e vitalità. O ancora giovani balbettanti per l’eccessiva insicurezza o con una tosse stizzosa che si fa sentire quando si vorrebbe dire qualcosa ma non lo si fa.

Questi solo alcuni dei disturbi che colpiscono i giovani che poi si aggravano con patologie che possono arrivare a richiedere l’utilizzo di farmaci e in casi più gravi andare incontro ad intervento chirurgico.

Faringite, laringite e tonsillite, patologie più importanti (in relazione all’eventuale evoluzione della malattia), legate tutte al dover “ingoiare”, qualcosa che non si vuole accettare e che crea dolore, infiammazione, fino a un vero e proprio sbarramento con la tonsillite.

E se invece, soffri della sensazione di avere qualcosa in gola che né scende e né sale, ma che rimane fermo lì, soffri di “Bolo Isterico”, ossia l’incapacità di ammettere a sè stessi di dover accettare “per forza” qualcosa.

La mancata accettazione di una situazione o di una scelta, è ciò che ci fa rimanere impallati in un’altalena di emozioni e pensieri irrisolti che ci portano a vivere situazioni stagnanti spiacevoli e insoddisfacenti.

Cosa fare per evitare il mal di gola?

  1. Comunica meno o meglio. Il parlare troppo e spesso di cose futili, consuma energia. Se senti la necessità di dover chiacchierare con qualcuno, scegli la persona giusta con cui farlo e soprattutto evita di parlare di altre persone, ma comunica di te, in relazione ai tuoi bisogni e i tuoi desideri.
  2. Evita di rimuginare. Pensieri come “faccio, non faccio”, “sono o non sono”, “dico, non dico”, ecc., sono all’origine dei conflitti che generano le malattie. Inizia a sperimentare nella realtà nuovi modi di pensare, di dire e di fare, potresti meravigliarti della risposta che riceverai.
  3. Rispetta i tuoi limiti. Un “No” in più, è sempre utile a far sì che la tua energia sia investita per te stesso e non solo per gli altri.

Rimedi naturali per il mal di gola

I disturbi a carico della gola si possono manifestare con un semplice dolore, infiammazione e talvolta anche afonia. I rimedi naturali più idonei sono prevalentemente tre: Malva, Propoli ed Erisimo utilizzati nella tradizione erboristica rispettivamente per dolore, infiammazione e afonia.

blankLa Malva è una pianta erbacea tipica della macchia mediterranea dagli inconfondibili fiori viola e nelle cui foglie sono contenute le mucillagini, principi attivi di natura viscosa in grado di richiamare e trattenere acqua per portare idratazione sulle mucose infiammate. Questa peculiare caratteristica giustifica l’utilizzo dei preparati di Malva come emollienti della bocca e della gola, utili nelle malattie da raffreddamento, nei catarri delle vie aeree superiori e nel dolore della regione orofaringea. Si consiglia l’utilizzo in infuso o anche gargarismi.

blankLa propoli è un derivato apistico. Si tratta di una sostanza resinosa che riveste gli alveari, proteggendoli dagli agenti esterni come muffe, funghi, batteri e insetti. L’azione della propoli è simile a quella di un antibiotico ad ampio spettro. I suoi effetti includono l’inibizione della motilità  dei batteri e l’attività dei loro enzimi, un effetto batteriostatico e, a concentrazione elevate, un’ azione battericida. Influenza, inoltre, lo stato della membrana citoplasmatica dei microbi. L’azione antibiotica è data dalla Galangin, un flavonoide presente nella propoli. La propoli può essere assunta in caramelle, sciroppi, spray gola, estratto idroalcolico e compresse effervescenti. E’ un prodotto per lo più sicuro tranne in gravidanza in cui si sconsiglia l’assunzione.

blankL’Erisimo, detto anche “erba dei cantanti”, deve il suo nome all’azione antinfiammatoria e antisettica sulle prime vie respiratorie, in particolare il suo utilizzo è consigliato nei casi di afonia e disfonia (abbassamento o perdita momentanea della voce) conseguente a laringite, faringite e tracheite. Si consiglia l’utilizzo in forma di estratto idroalcolico, caramelle o spray gola.