Delle volte il dolore è simile a un pugno, delle volte è come un bruciore e altre volte ancora è nauseante.
Di cosa parliamo? Della Gastrite!
Un fastidio a volte cronico a volte occasionale che si risveglia proprio nei passaggi stagionali(inverno-primavera, estate-autunno), ossia quando i ritmi del corpo cambiano con l’intensità della luce solare presente nella vita quotidiana.
Come tutte le patologie che terminano in “ite” la Gastrite è un’infiammazione a carico della mucosa gastrica delle pareti dello stomaco. Può essere improvvisa e temporanea così come può dare leggeri sintomi quasi da passare inosservati e dare origine ad una forma cronica che può sfociare in situazioni di malessere anche gravi.
SINTOMI
- Bruciore
- Crampi che possono migliorare o peggiorare a seconda di ciò che si mangia
- inappetenza,
- sensazione di sazietà precoce
- dispepsia
- Alito cattivo
- nausea
- e, in alcuni casi vomito.
Se il rivestimento dello stomaco è stato consumato (gastrite erosiva) ed esposto all’acido, i sintomi possono includere:
- Dolore;
- Sanguinamento;
CAUSE
Le manifestazioni della gastrite sono generalmente sovrapponibili e può avere diverse cause e presentarsi in varie forme.
- Invecchiamento fisiologico della mucosa gastrica
- Assunzione regolare di farmaci quali Antinfiammatori, quali Fans, ibuprofene, aspirina, diclofenac e antibiotici
- Consumo eccessivo di alcool e fumo
- Reflusso biliare
- Infezioni batteriche, quali Helicobatter pylori. Questo è un batterio che colpisce la mucosa gastrica. L’infezione viene generalmente trasmessa da persona a persona o attraverso cibo e/o acqua contaminati. Molte persone vengono infettate dai batteri H. pylori senza esserne consapevoli. Queste infezioni allo stomaco sono comuni e di solito non causano sintomi. Ma un’infezione da H. pylori a volte può causare disturbi digestivi per azione diretta dei batteri sul rivestimento dello stomaco. Questo tipo di gastrite è più comune nei gruppi di età più avanzata ed è generalmente la causa di forme croniche (persistenti) non erosive.
CURA
Nel momento in cui i sintomi su descritti si presentano in misura persistente è necessario recarsi dal medico per avviare una procedura di diagnosi e di cura.
Dopo aver ricevuto la corretta diagnosi, la gastrite potrà essere curata in modo adeguato con antibiotici, antisecretori, etc.
La prevenzione è l’arma per evitare la comparsa della gastrite. Lo stomaco è un organo di elaborazione. Tutto quello che riceve deve avere il tempo necessario per essere reso facilmente digeribile e assorbile dall’intestino. Ridurre quindi i fattori di rischio evita di appesantire lo stomaco e diminuisce così la probabilità di ammalarsi, soprattutto in quelle persone che già sono particolarmente sensibili a questa zona organica.
Alcuni consigli utili:
- Usare antinfiammatori (FANS) con molta attenzione;
- Se in terapia con la cardioaspirina usare farmaci gastroprotettori;
- Mangiare lentamente masticando a lungo;
- Evitare pasti abbondanti, meglio gli spuntini fra pranzo e cena, per limitare l’acidità di stomaco;
- Evitare o ridurre l’alcol e il fumo;
- Limitare cibi che irritano lo stomaco: caffè, cioccolata, bevande gassate, liquidi troppo caldi, formaggi fermentati, insaccati;
- Escludere i fritti;
- Gestire lo stress. La difficoltà di gestione di emozioni quali la rabbia e la paura che originano a confusione mentale, eccessiva preoccupazione, difficoltà di accettazione di situazione, ansia e panico sono cause ormai comprovate che possono dare origine ad una Gastrite dovuta ad eccessivo stress.
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NEL DUBBIO, AGIRE
Lo stomaco ha due funzioni: accogliere il cibo dall’esterno ed elaborarlo. Ragionando per associazione di idee, analizziamone, in chiave psicosomatica, alcuni sintomi associati ai disturbi. Quando parliamo di psicosomatica ciò a cui ci riferiamo è cibo-esperienza, nutrimento emotivo assorbito nella vita quotidiana. Generalmente, ad esempio, le emozioni elaborate ma difficilmente accolte sono quelle intrise di rabbia associabili a quelle situazioni in cui ci si è sentiti lesi o poco rispettati oppure a quelle di grinta bloccata per mancanza di coraggio ad esprime pensieri. Lo stomaco non riuscendo a comunicare lo stato di disagio, con la sua rabbia, si relaziona con il “boccone” in uno dei seguenti modi:
- Lo percepisce come un colpo secco, la cosiddetta “sensazione di un pugno” che procura un silente ma profondo dolore lancinante;
- non lo accetta (digerisca) e lo rimanda “su” (reflusso) sperando di eliminarlo attraverso la bocca;
- scatenando la sensazione del bruciore perché la fiamma della rabbia è eccessiva;
- difficoltà di digestione dovuta ad un pasto/esperienza eccessivamente elaborato/complicato
Ci sono bocconi (esperienze) troppo difficili da digerire e allora è meglio mangiare del cibo più fluido o meno elaborato per sentirsi più leggeri e lucidi nelle decisioni. Lo stomaco troppo pieno è colmo di dubbi, incertezze, indecisioni e preoccupazioni.
La trattazione delle problematiche dello stomaco a livello emozionale è davvero vasta, ciò che mi sento di dirvi è questo: davanti a qualsiasi situazione che vi crei un Dubbio, Agite e spezzate il circuito vizioso dei pensieri rimuginanti che lo stomaco malfunzionante crea. Questo vi permetterà di digerire ciò che è stato, lasciar andare verso l’intestino e intraprendere un nuovo cammino.
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DOTT.ssa Antonella Ferrulli Naturopata, Erborista e Fitoterapeuta
La natura ci viene sempre incontro con i suoi prodotti. Malva, Camomilla, Liquirizia e Aloe sono i più consigliati. Per le forme di gastrite nervosa invece ottimi risultati si ottengono con il Fico e con i Fiori di Bach.
Le piante usate per la gastrite e i bruciori di stomaco hanno prevalentemente un’azione antinfiammatoria e cicatrizzante sulle mucose del sistema digerente.
La Malva è una pianta ricca di principi attivi in grado di rivestire le mucose con uno strato mucillaginoso capace di svolgere un’importante azione emolliente e antinfiammatoria. Di facile impiego e si consiglia di assumerla in forma di tisane spesso in associazione con la Camomilla.
La Camomilla potenzia l’azione della Malva grazie alla sua capacità di rilassare la muscolatura liscia dello stomaco riducendo il dolore e lo spasmo che spesso accompagna la sintomatologia della gastrite. Si possono pertanto bere tisane di Malva e Camomilla miscelate in parti uguali prevalentemente lontano dai pasti anche in dosi massicce come quattro tazze al giorno.
Un’altra pianta dalla spiccata azione antinfiammatoria sulla mucosa gastrica è la Liquirizia, nella cui radice è contenuta la glicirrizina. Ha un’azione antinfiammatoria, aumenta la produzione dei succhi gastrici e di conseguenza favorisce lo svuotamento dello stomaco. Nel caso in cui il soggetto soffrisse di ipertensione se ne sconsiglia l’uso perché ad alte dosi favorisce il rialzo pressorio.
In fitoterapia la pianta a spiccata azione cicatrizzante sulla mucosa gastrica è l’Aloe il cui succo esercita un’azione protettiva delle mucose, perché, aderendo alle pareti del tratto digerente crea un film protettivo in grado di proteggere lo stomaco dall’azione irritante dei succhi gastrici promuovendone la cicatrizzazione. È importante il consumo di succo di Aloe raccolta e decorticata a mano, fluidificata a freddo e non pastorizzata per assicurare la massima bio disponibilità dei principi attivi in essa contenuta.
Molte forme di gastrite hanno invece una forte componente psicosomatica, in questi casi la Natura ci aiuta offrendo due soluzioni: Il gemmoderivato di Fico e i fiori di Bach.
Dalle gemme di Fico si ottiene un preparato in gocce usato come rimedio elettivo nei bruciori di stomaco di origine psicosomatica. Nel cervello si trovano i centri nervosi che controllano la secrezione degli acidi gastrici e la motilità intestinale. Il gemmoderivato di Fico riduce la motilità dello stomaco, regolarizzando le secrezioni gastroduodenali nelle forme di gastrite su base psicosomatica.
I fiori di Bach sono rimedi naturali in gocce opportunamente individuati da esperti che agiscono su squilibri emozionali che tal volta possono essere la causa di un sintomo fisico come il mal di stomaco.
Pur essendo tutti principi attivi naturali non significa che siano esenti da interferenze con farmaci, pertanto prima di consumarne è preferibile chiedere conferma al proprio erborista di fiducia.