Freddo ed Umidità: nemici delle articolazioni

L’arrivo degli elementi climatici quali il vento freddo e l’umidità nella vita quotidiana ci dicono chiaramente che è finita l’Estate con le sue temperature calde e avvolgenti. I costumi, i vestiti leggeri e freschi di cotone e di lino vengono sostituiti nel guardaroba con felpe e giubbotti. L’espansività creata dalla spensieratezza dell’estate, la voglia di uscire e la convivialità, vengono man mano miscelate da un maggiore introspezione. Il nostro animo inizia naturalmente a prepararsi verso una forma di letargia con “il ritiro dei sensi”. Si tende a rimanere più spesso a casa, a ritirarsi prima e a rimanere più in famiglia; si entra in una sorta di ritiro spirituale percepito da chi è più sensibile.

Tutti questi elementi dettati dal sole che tramonta prima e dal clima, peggiorano quadri clinici a carico del nostro apparato osteo articolare ; ed ecco che come ogni anno si manifestano dolori alle giunture e rigidità dei movimenti.

La natura presenta un ventaglio di soluzioni :

  • azione lubrificante e idratante a rinforzo delle articolazioni come forma di prevenzione
  • azione antinfiammatoria per la riduzione del dolore in caso dell’inizio della sintomatologia dolorosa

 

L’azione lubrificante e idratante è data da principi attivi naturali quali acido jaluronico, glucosamina e collagene che spesso si ritrovano nella stessa formulazione al fine di promuovere l’idratazione nella capsula articolare. Queste sostanze, infatti, sono in grado di trattenere molta acqua all’interno dei tessuti cartilaginei lubrificandoli . E’ necessario agire in termini di prevenzione e di assumere prodotti naturali contenente questi principi attivi già da fine estate, per arrivare preparati ai primi freddi dell’inverno.  Seppur si tratti di integratori è sempre preferibile, prima di iniziare l’assunzione, chiedere il parere di uno specialista che potrà confermare la compatibilità di tali estratti con il proprio quadro clinico e soprattutto con eventuali farmaci. Non sempre un prodotto naturale è esente da effetti collaterali.

L’azione antinfiammatoria sul distretto articolare è garantita da due piante ben note alla tradizione erboristica: Artiglio del diavolo e Boswellia Serrata.

L’artiglio del diavolo è una pianta originaria dell’Africa meridionale il cui nome deriva dalla forma dei frutti a forma di artigli. La pianta nelle sue radici contiene dei principi attivi che sono in grado di inibire due enzimi: la ciclossigenasi e la lipossigenari la cui funzione è proprio quella di portare alla formazione dei mediatori dell’infiammazione con dolore, calore e rossore nel distretto interessato. L’artiglio del diavolo grazie ai suoi principi attivi blocca questa cascata infiammatoria determinando quindi una riduzione del dolore. Per questa spiccata azione, l’artiglio del diavolo trova largo impiego in caso di dolori articolari, osteoporosi, artrosi e per tutte quelle forme algiche che peggiorano in inverno. È sconsigliata in gravidanza, allattamento e va somministrata con cautela nei soggetti che assumono anti coagulanti.

La Boswellia Serrata è una pianta della tradizione Indiana da sempre usata in medicina Ayurvedica su dolori e tensioni muscolari. Dalla Boswellia si ottiene da una resina aromatica ricca di sostanze che modulano il rilascio di mediatori dei processi infiammatori, rappresentando un valido supporto anche a eventuali terapie farmacologiche. Presenta una buona tollerabilità anche per lunghe assunzioni senza effetti indesiderati sulle mucose gastriche come spesso succede per i FANS, farmaci antinfiammatori di sintesi.

blankVivere con il dolore articolare: e se c’entrasse la psiche?

Il corpo non mente(cit. di Luciano Marchino dall’omonimo libro) ci dice sempre la verità, ci parla in continuazione e lo fa proprio utilizzando l’apparato locomotore, uno dei più grandi comunicatori (quello che “parla” meglio di tutti). Una sana comunicazione è fatta da una persona che parla e l’altra parte che ascolta(o che dovrebbe ascoltare!). Il tuo corpo rappresenta l’altra parte di te. Chi porti a passeggio tutti i giorni è il tuo miglior amico; una persona che ti parla e ti ascolta. Ma tu quanto lo ascolti? Poco! Difronte a tutti i sintomi tendi a rispondere: “E’ stato un colpo di freddo, di vento, ho fatto un movimento a freddo, ecc”; mai che provi ad ascoltare ciò che quel dolore ti impedisce di fare.

Ciò che manca in questa società è l’ascolto dei sintomi che il corpo ci invia attraverso il dolore di una o più zone.

Il corpo ci dice esattamente come stiamo progredendo nella vita, se siamo fluidi o lineari, se abbiamo un forte carico che ci portiamo sulle spalle, se ci stiamo trascinando qualcosa nella vita, se abbiamo paura del cambiamento. Il corpo ci dice esattamente il nostro stato di salute, se siamo sereni oppure se viviamo perennemente nel conflitto, in relazioni imbrigliate e mal sane, se viviamo condizionati continuamente in regole morali e sociali che ci impediscono di ritrovare la serenità. Insomma il corpo parla ma siamo noi che dobbiamo fermarci ad ascoltarlo.

Non si tratta di semplici e ipotetiche interpretazioni: l’evidenza clinica(grazie anche agli studi effettuati dalla PNEI-Psiconeuroendoimmunologia) associata alla struttura di personalità, allo stile di vita, al modo di pensare, alla sessualità, portano a individuare nei vari sintomi dei messaggi ben precisi, che sono una manifestazione di sofferenza, di frustrazione e, nello stesso tempo, una richiesta di aiuto e un invito al cambiamento.

Nella società “ipercinetica” in cui viviamo, dove il rallentare e il fermarsi ad ascoltare sé stessi, compreso il corpo, sono condizioni poco esistenti. Siamo abituati a trattare il dolore come qualcosa da zittire subito, da spegnere immediatamente con un antinfiammatorio o un antidolorifico oppure a ignorarlo. Hai male al ginocchio? Pazienza! Hai dolore al collo? Passerà! Sintomi questi che se ignorati a lungo, diventeranno sempre più gravi sino a bloccare completamente l’articolazione.

Quando hai un certo dolore vuol dire che il corpo e la tua psiche ti stanno chiedendo di fare un movimento diverso; un’azione, una scelta da prendere differente rispetto alle precedenti. Il movimento che serve al corpo serve anche all’ anima. Una diminuzione di responsabilità, una condivisione dei problemi, una riduzione dei conflitti aumenterà lo stato di libertà dell’anima e di conseguenza l’alleggerimento dei dolori articolari.

blankDolori osteo-articolari? I consigli per vivere meglio

Non aspettare a curarti: quando compare una tensione muscolare trattala subito dopo esserti consultato con il medico. L’attesa prolungherà la sofferenza e l’abitudine a vivere con esso.

Non rassegnarti a vivere con il dolore: a meno che tu non soffra di sindromi particolari che ti inducono verso il dolore cronico, non smettere di cercare una cura che possa farti stare meglio.

E’ il caso di cambiare vita. Se ricadi nel dolore dopo ogni cura vuol dire che c’è un grosso cambiamento da attuare nella vita. Devi cambiare “terreno”, ossia modo e stile di vita. Probabilmente c’è qualcosa che vivi costantemente e che ti fa male.

Via la pigrizia: mantieni il corpo in movimento, questo ti aiuta a rinforzare i muscoli e alleggerire il lavoro della struttura scheletrica.

Impacco di sale caldo: un rimedio facile e veloce per i dolori articolari da umidità.

Scalda un po’ di sale grosso in una padella antiaderente e una volta caldo inseriscilo in una federa ben chiusa e applicalo ad esempio nella zona cervicale oppure lombare.

Menopausa: “seconda pubertà” Come vivere senza ansia questo delicato periodo!

blank

E’ il momento di dare più spazio alla tua femminilità!

I mass media parlano talmente tanto di  crisi da menopausa che molte donne, prima ancora che sia necessario, entrano in una sorta di ansia anticipatoria. In realtà questo periodo di vita non dovrebbe rappresentare una minaccia ma come tutte le cose, se vissute serenamente è una rinascita!

La menopausa e’ la cessazione fisiologica delle mestruazioni e quindi della stessa fertilità della donna. E’ il momento in cui la funzionalità ovarica smette la sua attività come conseguenza della progressiva riduzione dell’attività secretiva dell’ovaio, per esaurimento del patrimonio follicolare.blank

Non esiste un’età precisa in cui la donna entra nel periodo della menopausa, ma generalmente si può dire che si parla di:

  • Menopausa precoce se si manifesta prima dei 50 anni. Può verificarsi sia per cause naturali (predisposizione genetica), sia indotte (fumo, asportazione delle ovaie, medicinali, ecc.
  • Menopausa tardiva (dopo i 55 anni), spesso caratterizzata dalla fase di premenopausa contraddistinta da irregolarita’ qualitativa e quantitativa del flusso mestruale. Solitamente a questo periodo si associano disturbi psichici e organici, come i salti di ciclo mestruale.

I disturbi particolarmente evidenziati alla Sindrome climaterica sono:

  • Le vampate di calore, tra i disturbi vasomotori più importanti
  • Secchezza vaginale
  • Sbalzi di umore e/o depressione
  • Aumento del peso

Già  a partire dalla fine della seconda guerra mondiale sono state condotte delle ricerche sulle abitudini alimentari e di vita in Giappone. Alcuni scienziati notarono, infatti, che le donne giapponesi presentavano una ridotta percentuale di disturbi legati alla menopausa, come la presenza di vampate, rispetto alle donne americane. Nel 1951 questo particolare aspetto della popolazione femminile giapponese in contrasto con quanto avveniva nella popolazione occidentale, fu messo in relazione con lo stile di vita. L’alimentazione era caratterizzata dall’assenza di bevande alcoliche, dall’assunzione di una bassa quantità di proteine di tipo animale e dalla grande quantità di proteine di origine vegetale e in particolare della soia di cui tutte le pietanze giapponesi sono ricche.  Ulteriori Studi   sulla popolazione cinese e giapponese, che consuma alte dosi di fitoestrogeni, per la loro alimentazione ricca di soia, hanno confermato tale ipotesi e dimostrato una netta riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, di osteoporosi e di tumori, rispetto alla popolazione occidentale, che al contrario ha un’alimentazione ricca di grassi animali e proteine.

Si giunse a conclusione che ci fossero delle molecole introdotte con l’alimentazione  in grado di influenzare il metabolismo degli ormoni sessuali e come tali erano anche in grado di  svolgere  un ruolo positivo su molti aspetti correlati alla menopausa. Risalendo alla letteratura antica si è constatato che i medici cinesi hanno sempre utilizzato erbe contenenti fitoestrogeni e che fa parte della storia dell’uomo il tentativo di individuare elementi vegetali capaci di svolgere un’azione benefica sul corpo femminile. Sono quindi risultati particolarmente interessanti gli studi su alcune sostanze, che presenti nel mondo vegetale, sembrerebbero avere degli effetti simili a quelli degli estrogeni. Tali sostanze sono definite fitoestrogeni.

blankDAI SPAZIO ALLA TUA FEMMINILITA’

Non tutte le donne vivono il periodo della menopausa con inquietudine o ansia perchè la percezione di tale momento è in relazione alla consapevolezza del proprio sé, del proprio corpo femminile oltre che da fattori esterni e credenze mentali dettate dalla società o dalla propria madre.

La menopausa arriva per la donna in un momento in cui o i figli si stanno preparando per andare via di casa(detta del “trampolino di lancio”) o lo hanno già fatto. La donna che si è dedicata all’accudimento e alla crescita dei figli subisce un grosso cambiamento nel suo ruolo sociale all’interno della società e della famiglia stessa. Le donne che hanno iper investito nella famiglia possono ritrovarsi sole e smarrite e chiedersi: E adesso a cosa servo?.

La donna in questo periodo, invece, può recuperare il “piacere di piacersi” dedicando finalmente tempo a se stessa e mettendo in primo piano i propri bisogni ed aspirazioni.

Il desiderio sessuale della donna in menopausa è altrettanto acceso rispetto al periodo precedente perché esaltato dall’eliminazione del pensiero della contraccezione. Si tratta di un eros diverso, che mette in risalto i valori della comunicazione mente corpo. Questo tassello è fondamentale anche per curare le vampate di calore. Generalmente se la donna vive la sua sessualità e il rapporto sessuale in maniera attiva, sana e appagante, avrà meno problemi con le caldane.

In generale possiamo quindi dire che il periodo della menopausa va vista come una fase fisiologica contraddistinta da una serie  di cambiamenti psicosomatici,  che dovrebbero sfociare in una stabilizzazione e riorganizzazione della propria corporeità e quindi del proprio Sé. Questo però non sempre avviene, perciò se iniziano a manifestarsi sintomi come eccessiva inquietudine, incertezza, forti sbalzi di umore, eccessiva irritabilità, sarebbe bene contattare uno specialista. La Menopausa in questo caso avrà messo in luce aspetti antichi e latenti presenti nella nostra profondità. Mettere finalmente al centro se stesse vuol dire innanzitutto preoccuparsi e occuparsi seriamente del proprio benessere.

Per il trattamento dei disturbi climaterici: SOIA, CIMICIFUGA RACEMOSA E TRIFOGLIO ROSSO.

La Soia è una pianta erbacea appartenente alla famiglia Leguminosae come i ceci, fagioli e lenticchie, i cui semi sono   ricchi di isoflavoni, molecole che presentano una struttura simile agli estrogeni e mimandone le azioni fisiologiche .  A partire dalla soia si ottengono importanti derivati a uso alimentare che possono essere integrati nella dieta di una donna in fase di menopausa :

-il tofu, una specie di formaggio di soia che risulta fitoestrogenicamente più attivo rispetto ad altri alimenti a base di soia .

-il miso, un condimento fermentato che si ottiene dalla fermentazione della soia con un cereale e sale marino integrale. Ricco di proteine vegetali e fitoestrogeni può essere usato come condimento al posto del comune sale, o nelle zuppe.

-il tempeh di origine indonesiana che si ottiene dalla fermentazione di fagioli di soia gialli

-Tamari e Shoyu , due salse che si ottengono sempre dalla soia usate come condimenti nella cucina orientale

-yogurt e gelati di soia che si ottengono con metodi analoghi a quelli che le industrie occidentali utilizzano per ottenere i comuni yogurt, sostituendo però il latte vaccino con il latte di soia

E’ sempre preferibile evitare il fai da te, ma di seguire i dosaggi nutrizionali consigliati dal proprio nutrizionista esperto in nutrizione a sostegno del climaterio.

Accanto a questo approccio nutrizionale esistono poi dei veri e propri estratti vegetali in compresse . Le piante più utilizzate sono la Cimicifuga e il Trifoglio Rosso spesso utilizzate insieme nello stesso prodotto. Anche in questo caso dosaggi e modalità di assunzione variano da donna a donna e si consiglia l’utilizzo con la supervisione di un erborista, un farmacista o di un medico che conosca le piante medicinali.

blankNon esiste depressione quando non si rimpiange niente

Come sconfiggere la fame nervosa. Origini e Rimedi Naturali

blank
“Ambrogio, voglio qualcosa di buono!”,

Lo slogan di una pubblicità degli anni 80 della Ferrero Rocher. Un cioccolatino che sazia l’anima più che la pancia. Ma quando è uno solo va bene, ma se sono troppi durante la giornata vuol dire che la fame nervosa inizia a fare capolino nella nostra vita, ingrassando eccessivamente.

Il comportamento alimentare è regolato dai meccanismi fisiologici della fame e della sazietà che permettono di garantire un equilibrio tra l’assunzione calorica e il consumo energetico. Tale meccanismo però non è l’unico a determinare il comportamento alimentare dell’uomo, ma bensì altri fattori come quello psicologico e sociale hanno un’influenza notevole nel determinare cosa, quando e quanto mangiare. Basti pensare al fatto che quando si è in compagnia si mangia di più.

La tavola rappresenta un momento conviviale che ci induce delle volte ad introdurre più calorie del dovuto e di conseguenza ad ingrassare più facilmente. Quando questo accade raramente, un ricco pranzo in piacevole compagnia, non arreca danno, ma quando accade spesso e magari con persone da cui invece vorremmo stare lontani, allora iniziano i problemi.

E’ stato stimato che il 75% del mangiare in eccesso sia dovuto ad una fame di origine emotiva. Invece che esprimere in maniera fluida le emozioni, preferiamo soffocarle ingurgitando cibo” confortevole”. Dapprima avremo un senso di appagamento e di soddisfacimento, ma passato l’effetto quel cibo in più, genererà senso di colpa e vergogna. Una cascata di emozioni negative che mineranno l’autostima, lo stato di salute e quindi la qualità della vita della persona.

Il corpo, saggiamente, per cercare di essere in salute deve trovare una forma di equilibrio. Quando abbiamo un surplus di emozioni tossiche, il nostro inconscio in qualche modo se ne deve liberare. Se abbiamo un contatto con il nostro “mondo Emotivo” elaboreremo le emozioni in maniera naturale, ma se le neghiamo (processo questo inconsapevole) esse troveranno sfogo o in una tensione, contrattura o malattia oppure si appagheranno attraverso l’assunzione di cibo. Rabbia, frustrazione, paura, ansia, tristezza sono alcune delle emozioni che sfoghiamo mangiando di più.

Il desiderio irrefrenabile di cibo o di “mettere qualcosa in bocca” e di uno in particolare, è segno che qualcosa dentro di noi non è in equilibrio.blank

Dobbiamo fermarci ad osservare la nostra vita.

A livello simbolico possiamo comprendere molto di noi dal tipo di alimento che andiamo a ricercare, ma in generale tutto il cibo rappresenta il collegamento con chi ci ha nutrito la prima volta in assoluto: la mamma. In questo processo però non si esclude la figura del papà che più che influire direttamente con il bambino ha un ascendente nella relazione con la moglie.

Possiamo comprendere molto di noi dal tipo di alimento che andiamo a ricercare.

Dolce(biscotti, torte, cioccolata): Questa è la fame nervosa più comune che quando si scatena è sintomo che ci sentiamo soli e non amati. In questo caso manca la gioia e la dolcezza nella vita che viene soddisfatta illusoriamente con la ricerca del dolce. Il problema è che l’aumento degli zuccheri nel sangue altera i livelli di insulina che inducono nuovamente alla richiesta del dolce. Il dolce zuccherino che non basta mai. Un circolo vizioso alimentare difficile da interrompere, ma non impossibile.
blankSalato( snack, patatine, taralli, pizza, insaccati…): La ricerca di questo salato, simbolicamente ha già il seme antico della figura del papà sottoforma di assenza nella vita familiare. Quando mangiamo salato richiamiamo acqua nel corpo. Questo elemento ci permette di essere più fluidi e sciolti. Perciò il desiderio di cibo salato simboleggia che abbiamo bisogno di relax e di entrare nel flusso della vita, di sentirci più vigorosi e vitali. L’effetto negativo della maggiore introduzione del sale è la pressione arteriosa che tende ad aumentare, quindi all’opposto del sentirsi rilassati perché genera stress e oppressione.
Caffè, tè e bevande eccitanti: “Ci andiamo a prendere un caffè?” Queste bevande nel nostro uso comune rappresentano la richiesta di maggiore concentrazione e di contatto sociale. In realtà sotto questa richiesta c’è il desiderio della compagnia e dello scambio che allenta tensioni e stress
Cibi croccanti: quando abbiamo un accumulo di rabbia e/o situazioni frustranti, ecco che abbiamo bisogno del cibo croccante da masticare che può portare ad una sensazione momentanea di distensione.

Molto più di rado è la fame nervosa con delle caratteristiche piccanti, speziate o aspre.

Perché proprio durante il periodo di dimagrimento o detox abbiamo più episodi di fame nervosa?

Il processo di termogenesi o di dimagrimento è attivato da ormoni stimolanti come la noradrenalina, lo stesso neurotrasmettitore che in quantità eccessive aumenta lo stress, origina una serie di pensieri conflittuali e la stessa fame nervosa.

blankUn meccanismo biologico che bruciando i grassi produce un surplus di energia che se addizionata ad una presenza di ormoni che producono malumore, ecco che gli attacchi possono presentarsi in modo più o meno frequente.

Quindi se da un lato stiamo dimagrendo dall’altro ci stiamo stressando inconsapevolmente per un effetto biologico naturale.

Controllare questo meccanismo è possibile affrontandolo su due fronti:

  • il primo è quello attraverso un percorso emozionale che ti faccia smaltire tutte le emozioni tossiche di cui si è diventati dipendenti nel corso degli anni
  • l’altro è con l’aiuto della Natura

Per combattere la fame nervosa possiamo certamente richiedere l’aiuto di Madre Natura sempre pronta con le sue infinite possibilità a risolvere anche questo particolare disturbo.

Le strategie possono essere diverse:

  1. limitare l’assorbimento di quello che si mangia;
  2. utilizzare fibre sazianti attraverso un vero e proprio processo meccanico,
  3. utilizzare estratti vegetali che agiscono riducendo il senso della fame;

Vediamo nel dettaglio questi tre approcci naturali.

La Gymnema Silvestris è una pianta africana da sempre utilizzata nella tradizione erboristica perché all’interno delle sue foglie è contenuto un principio attivo in grado di limitare l’assorbimento dello zucchero a livello intestinale riportando anche un’azione di aumento dell’insulina favorendo i livelli normali di glicemia. Questa strategia viene utilizzata non per trattare forme di alterazione del metabolismo glucidico (insulino resistenza, forme pre diabetiche che si rimandano al sapere medico) ma per limitare l ‘assorbimento di zuccheri dal tratto intestinale soprattutto in quei casi in cui la fame nervosa si riversa verso la ricerca dei carboidrati: pasta, farine e gli inevitabili dolci.

Alcuni estratti vegetali come Glucomannano e Nopal contengono al loro interno delle fibre solubili che a contatto con grandi quantità di acqua si rigonfiano, distendendo le pareti gastriche e   stimolando in maniera meccanica i recettori deputati alla trasmissione verso il cervello del senso di sazietà. Si tratta di rimedi vegetali formulate in compresse da assumere con abbondante acqua mezz’ora prima del pasto tuttavia non privi di effetti collaterali. Possono essere assunti solo da chi non assume alcun tipo di farmaco, perché queste fibre potrebbero interferire con assorbimento di molecole chimiche farmaceutiche. Si rimanda quindi la consulenza con un esperto prima dell’acquisto.

Esistono poi degli estratti vegetali che agiscono limitando il senso di fame a livello del sistema nervoso riequilibrando i livelli di serotonina ( Rhodiola Rosea , Griffonia)  , contrastando l’ ansia e il nervosismo( Melissa , Passiflora)  .Non per ultimo potremmo utilizzare per via inalatoria anche degli oli essenziali come l’Arancio dolce e il Mandarino , essenze che potremmo diffondere nell’ambiente attraverso specifici diffusori, oppure attraverso la via transdermica concedendoci alle mani  di esperti massaggiatori specializzati in Aromaterapia .

Parola d’ordine detox

blank

Arriva la stagione calda e sentiamo il bisogno naturale di depurare il corpo da tutto ciò che é stato accumulato nel periodo invernale.

Il desiderio di spogliarci e l’espansione che l’anima inizia a percepire, ci mette in movimento verso un’alimentazione più sana con il desiderio di movimento, sport e sole. Togliersi i vestiti pesanti è come eliminare pensieri ed emozioni che ormai sono diventati tossici per il corpo e lo spirito.

Luogo comune è pensare che sia necessario depurare il corpo solo quando si manifestano gravi disturbi.

In realtà il mantenimento di un corpo sano e disintossicato è di vitale importanza proprio per evitare l’accumulo di tossine che portano inevitabilmente all’insorgenza di malattie.

Quando la quantità di queste tossine supera la capacità dell’organismo di tamponarle si determina un accumulo nocivo chiamato stato tossico in cui le tossine non scisse e non eliminate, ostacolano ed alterano i normali processi vitali metabolici dell’organismo creando: stress ossidativo, radicali liberi e invecchiamento precoce.

Una persona in buona salute riesce a depurarsi adeguatamente, per mezzo degli organi emuntori, deputati all’eliminazione di tutti i cataboliti presenti nel nostro corpo: fegato, reni, intestino, pelle e polmoni.

In natura esistono diversi principi attivi in grado di svolgere questa importante funzione di pulizia. Per organi diversi abbiamo principi attivi e piante diverse.

blankUna buona depurazione deve certamente partire dalla pulizia del sistema linfatico, dei reni e del fegato.

blank
cardio mariano
blank
ortosiphon
blank
pilosella

Carciofo e Tarassaco sono fra le più importanti piante in grado di detossificare il fegato aumentando al produzione e il movimento biliare (azione colagoga e coleretica) ;  azione che spesso si associa a quella del Cardo Mariano che invece  agisce direttamente sul rinnovo del tessuto epatico. Esistono dei preparati erboristici specifici per lo più fluidi da diluire oppure in compresse.

Betulla , Pilosella e Ortosiphon sono invece le piante che agiscono a livello linfatico e renale promuovendo l’eliminazione delle tossine attraverso l’urina.

Ancor prima di iniziare dalla bocca, il processo di depurazione inizia dalla mente.

La volontà ci aiuta a prendere quella fatidica decisione: “Da lunedì inizio a cambiare il mio piano alimentare”, “Inizio a volermi bene, ad amarmi, ad essere più in salute e … ad essere felice”.

E per quanto queste frasi siano motivanti, con il tempo la forma mentale che aveva dato origine al cambiamento del piano alimentare, inizia a perdere potere e vigore. Ed ecco che se per un periodo siamo precisi e ligi nel seguire tutte le indicazioni suggerite dagli esperti, con il tempo ci lasciamo andare iniziando a “sgarrare” e a dire frasi del tipo: “domani mangerò solo verdura…”

Perché accade questo?

La volontà è una forza mentale e ha le stesse caratteristiche del cervello. Mi spiego meglio. Il Sistema nervoso ragiona per schemi: ogni pensiero, ragionamento ed emozione deve avere il giusto spazio, come un tassello all’interno di un puzzle.

L’essere umano, che è un animale sociale, ha bisogno tanto di quegli schemi per mantenere tutto in equilibrio, ma tanto della libertà. Ecco che con il tempo la volontà perde la sua efficacia se non sostenuta da altro.

Quello che all’inizio è uno schema sicuro, con il tempo inizia a diventare qualcosa di rigido, come una gabbia. Le persone non amano vivere tra le sbarre e tutti prima o poi vogliono evadere. Il problema è che nel momento che lo si fa, tutti gli sforzi fatti in precedenza vengono annullati.

Si abbandona o si interrompe il cammino detox che si era intrapreso.

Bisogna sostenere la costanza e la volontà per far sì che il cambiamento del piano alimentare da essere un’ardua impresa diventi un piacevole percorso alla ricerca di benessere e di salute.

Le tossine che abbiamo nel corpo sono di origine materiale e/o di natura psico-emotiva.

Ciò che è tossico è la sovrapproduzione di ormoni quali adrenalina, noradrenalina e cortisolo, che si sviluppano in particolari condizioni come paura stress, ansia e infelicità. Pertanto liberarsi dalle tossine alimentari deve andare di pari passo con l’arricchimento di situazioni positive e un miglioramento della qualità della vita che incominci da un diverso approccio alla stessa.

Quando abbiamo la percezione di una stanchezza mentale, derivata dalle restrizioni che spesso ci auto imponiamo nei confronti del piano alimentare, dobbiamo aiutare il corpo ad eliminare quelle tracce tossiche vibrazionali, fatte di pensieri conflittuali ed emozioni che sostando dentro luoghi bui e impervi continuano a danneggiarci, se non eliminate.

Le emozioni sono vera e propria energia in movimento in grado di influenzare comportamenti, azioni e la biologia stessa del corpo. La PNEI (Psiconeuroendocrinoimmunologia) ha studi ormai radicati sull’influenza delle emozioni nello stato di salute dell’organismo. Questo significa che le emozioni possono guarirci o farci ammalare.

blankPer depurare il sistema corpo/mente e far sì che il tempo giochi a nostro favore, perseverando nell’obiettivo postoci inizialmente, bisogna guardare OLTRE IL PESO DELLA BILANCIA.

Bisogna spostare l’attenzione sulla parte emozionale e lavorare sull’autostima.

Vorrei che facessi una riflessione: “Qual è il reale motivo che ti spinge davvero a “metterti a regime”?

Sono davvero i pantaloni o la maglia stretta?

O ciò che c’è in quei fianchi o pancia allargata?

Ciò che davvero ingrassa di te e la tua infelicità. La tua voglia di compensare ciò che senti mancante.

Allenarsi con le emozioni e riacquisire l’INTELLIGENZA EMOTIVA di cui parla ampiamente Daniel Goleman, è la chiave per perdere peso in serenità e con il sorriso sulle labbra. Le emozioni sono la nostra bussola nella vita ci indicano la giusta strada da intraprendere, ma per farlo dobbiamo ri-educarci ad ascoltarle e a dar loro il giusto nome. La società di oggi tende a farci vivere più una realtà fatta di pensieri piuttosto che emozioni che spesso ci conducono ad una sofferenza creata da un modello illusorio societario. Riprendere ad ascoltarci in profondità ci procurerà una piacevole sensazione di benessere e di forza, in grado di farci scalare le montagne più alte.

All’eliminazione di tossine materiche seguirà l’eliminazione di emozioni spazzatura che avvieranno nel corpo una produzione di serotonina (ormone del piacere)tale che eviterà di farvi vivere il piano alimentare come una gabbia, ma come un’occasione per raggiungere uno stato di salute in grado di farvi vivere la felicità in diverse sfaccettature.

blank

Mal di Gola: tra simbolismo e cure naturali

blank

Nel linguaggio comune, con il termine gola si intendono strutture anatomiche presenti nella parte anteriore del collo.  Questi organi formano l’inizio sia dell’apparato respiratorio (faringe, laringe, trachea) ma anche dell’apparato gastrointestinale ( bocca , epiglottide,  esofago ) .

La faringe è un condotto muscolo membranoso lungo circa 13 cm, da cui passa sia cibo che aria e si divide in 3 porzioni:blank

  • rinofaringe che ospita 2 importanti tessuti linfoghiandolari attivi, cioè le tonsille e le adenoidi;
  • orofaringe la porzione intermedia della faringe delimitata dal palato molle e dall’epiglottide;
  • laringofaringe ultimo tratto della faringe attraversato esclusivamente dal cibo .

La laringe è un organo di natura cartilaginea lungo circa 4 cm a forma di imbuto e rappresenta l’ultimo tratto delle vie aeree superiori. È definito per eccellenza organo della fonazione essendo la sede delle corde vocali. La laringe, attraverso l’epiglottide, è coinvolta nel meccanismo che impedisce al cibo di imboccare la via della trachea piuttosto che l’esofago ostruendo così le vie respiratorie.

blankLa Gola come “Terra di Mezzo”

La gola, in un’immagine, molto comprensibile per gli appassionati della Saga del Signore degli Anelli, rappresenta la Terra di Mezzo.

Un Terra dove si scontrano le forze del bene e del male, dove le energie più profonde provenienti dall’inconscio, si scontrano con i pensieri razionali fatti di convinzioni e credenze limitanti.

Una terra, dove l’istinto e l’emozione si scontra con “il faccio o non faccio, dico o non dico, Sì o No”.

La gola è lo strumento attraverso il quale comunico al mondo chi sono, cosa voglio o non voglio.

E’ la comunicazione della vera espressione di me o del sé più profondo.

Una parte importante e fondamentale per un sano ben-essere.

Un buon uso della gola/voce può dare una grande sensazione di imponenza, di determinazione, di sicurezza e di soddisfazione, ma allo stesso tempo una parte molto delicata. Se trascurata, dà origine a disturbi fisici e psichici: carenza di autostima, poca sicurezza di sé fino alla perdita di interesse verso la vita.

Perché?

In psicosomatica, tutti i disturbi che hanno a che fare con la gola sono collegati a tematiche riguardanti lo spazio, l’autonomia e la sicurezza di sé.

Questo tipo di sintomatologia colpisce i bambini, gli adolescenti e i ragazzi fino ai 25 anni circa. Tutte quelle persone quindi che in qualche modo sono legate ai propri genitori. Quando si è piccoli e quindi dipendenti economicamente da chi li cura, i bambini e/o i ragazzi devono sottostare a regole e comportamenti imposti dai genitori. Regole giuste agli occhi di noi adulti, ma non a quelli dei nostri figli che sono ancora alla ricerca del loro spazio nel mondo, del modo di essere e/ o di vivere. L’essere ciechi, sordi e l’assenza di un confronto con i genitori, fa sorgere un conflitto interiore nel figlio che può manifestarsi in varie modalità.

Ecco quindi che assistiamo a ragazzi che sviluppano un tono di voce alto da adulti perché da piccoli poco ascoltati. Oppure vediamo ragazzi con una flebile voce, quasi soffocata perché con poca energia e vitalità. O ancora giovani balbettanti per l’eccessiva insicurezza o con una tosse stizzosa che si fa sentire quando si vorrebbe dire qualcosa ma non lo si fa.

Questi solo alcuni dei disturbi che colpiscono i giovani che poi si aggravano con patologie che possono arrivare a richiedere l’utilizzo di farmaci e in casi più gravi andare incontro ad intervento chirurgico.

Faringite, laringite e tonsillite, patologie più importanti (in relazione all’eventuale evoluzione della malattia), legate tutte al dover “ingoiare”, qualcosa che non si vuole accettare e che crea dolore, infiammazione, fino a un vero e proprio sbarramento con la tonsillite.

E se invece, soffri della sensazione di avere qualcosa in gola che né scende e né sale, ma che rimane fermo lì, soffri di “Bolo Isterico”, ossia l’incapacità di ammettere a sè stessi di dover accettare “per forza” qualcosa.

La mancata accettazione di una situazione o di una scelta, è ciò che ci fa rimanere impallati in un’altalena di emozioni e pensieri irrisolti che ci portano a vivere situazioni stagnanti spiacevoli e insoddisfacenti.

Cosa fare per evitare il mal di gola?

  1. Comunica meno o meglio. Il parlare troppo e spesso di cose futili, consuma energia. Se senti la necessità di dover chiacchierare con qualcuno, scegli la persona giusta con cui farlo e soprattutto evita di parlare di altre persone, ma comunica di te, in relazione ai tuoi bisogni e i tuoi desideri.
  2. Evita di rimuginare. Pensieri come “faccio, non faccio”, “sono o non sono”, “dico, non dico”, ecc., sono all’origine dei conflitti che generano le malattie. Inizia a sperimentare nella realtà nuovi modi di pensare, di dire e di fare, potresti meravigliarti della risposta che riceverai.
  3. Rispetta i tuoi limiti. Un “No” in più, è sempre utile a far sì che la tua energia sia investita per te stesso e non solo per gli altri.

Rimedi naturali per il mal di gola

I disturbi a carico della gola si possono manifestare con un semplice dolore, infiammazione e talvolta anche afonia. I rimedi naturali più idonei sono prevalentemente tre: Malva, Propoli ed Erisimo utilizzati nella tradizione erboristica rispettivamente per dolore, infiammazione e afonia.

blankLa Malva è una pianta erbacea tipica della macchia mediterranea dagli inconfondibili fiori viola e nelle cui foglie sono contenute le mucillagini, principi attivi di natura viscosa in grado di richiamare e trattenere acqua per portare idratazione sulle mucose infiammate. Questa peculiare caratteristica giustifica l’utilizzo dei preparati di Malva come emollienti della bocca e della gola, utili nelle malattie da raffreddamento, nei catarri delle vie aeree superiori e nel dolore della regione orofaringea. Si consiglia l’utilizzo in infuso o anche gargarismi.

blankLa propoli è un derivato apistico. Si tratta di una sostanza resinosa che riveste gli alveari, proteggendoli dagli agenti esterni come muffe, funghi, batteri e insetti. L’azione della propoli è simile a quella di un antibiotico ad ampio spettro. I suoi effetti includono l’inibizione della motilità  dei batteri e l’attività dei loro enzimi, un effetto batteriostatico e, a concentrazione elevate, un’ azione battericida. Influenza, inoltre, lo stato della membrana citoplasmatica dei microbi. L’azione antibiotica è data dalla Galangin, un flavonoide presente nella propoli. La propoli può essere assunta in caramelle, sciroppi, spray gola, estratto idroalcolico e compresse effervescenti. E’ un prodotto per lo più sicuro tranne in gravidanza in cui si sconsiglia l’assunzione.

blankL’Erisimo, detto anche “erba dei cantanti”, deve il suo nome all’azione antinfiammatoria e antisettica sulle prime vie respiratorie, in particolare il suo utilizzo è consigliato nei casi di afonia e disfonia (abbassamento o perdita momentanea della voce) conseguente a laringite, faringite e tracheite. Si consiglia l’utilizzo in forma di estratto idroalcolico, caramelle o spray gola.

 

Sei senza energia e ti senti apatica? E’ il momento giusto per intervenire ed evitare il peggio!

blank

Ecco che quando il Sole inizia a fare capolino nella nostra vita, emerge l’esigenza di uscire, di “prendere aria”, di “lasciarci baciare dal Sole”, di sentirne il suo calore sulla pelle, sulle braccia, sul viso, su tutto il corpo fuori ma anche nello spirito.

La presenza del Sole nella vita e soprattutto per l’Italia, così come per altre Nazioni del Mediterraneo, è un elemento fondamentale per provare una sensazione di Benessere generale. Non a caso la Norvegia è uno degli Stati con una maggiore percentuale di suicidi, dove il Sole è presente per pochi mesi durante l’anno.

Il Sole ha il potere di scaldare gli animi, il cuore, di riattivare il corpo verso l’espansione, il movimento, la socialità, la convivialità, azioni tipiche queste proprie della primavera. Le scampagnate con il sole che appare e scompare, l’aria tiepida e le scarpe da ginnastica ai piedi fungono da veri e propri antistress.

Il Sole ha il potere di fissare nelle ossa la Vitamina D essenziale per mantenere sane e forti la struttura portante del corpo, ma ha anche il potere di farci sentire più sereni e appagati.

blank

Come i fiori di pesco e di mandorlo in fiore, anche il nostro corpo inizia a farsi notare nella sua bellezza, dopo un lungo periodo dove maglioni e pantaloni pesanti ci hanno coperto o nascosto non solo nell’aumento di peso, ma anche di ciò che ci portiamo dentro di duro, pesante e grigio derivante da questo periodo di COVID-19.

Un fardello enorme che ha caricato eccessivamente il metabolismo e il funzionamento del Fegato e della Colecisti in tutti.

In Medicina Tradizionale Cinese (MTC) questi due organi ci danno la capacità della lungimiranza, di farci vedere in maniera chiara e lucida anche ciò che è lontano, ci danno il coraggio e la forza di agire nonostante la difficoltà; è l’aggressività, intesa come capacità di afferrare e ottenere qualcosa in base agli obiettivi prefissati.

Una forza vitale che ci fa esprimere per quello che siamo e quello che vogliamo.
Ma cosa succede quando questa energia è sopita?

blankCi deprimiamo, “non abbiamo voglia”, siamo apatici, viviamo senza una direzione precisa, vagabondiamo e ci disperdiamo facendo tutto ciò che ci capita senza percorrere davvero la nostra strada. Ci nascondiamo agli altri, indossiamo maschere tutti i giorni con tutti, per celare chi siamo e cosa proviamo davvero.  Ci sentiamo a volte troppo tristi o troppo arrabbiati eppure all’esterno mettiamo in mostra un sorriso che in realtà mette a tacere le lacrime profonde o la disperazione. Il mondo emotivo nascosto a tutti compreso me, si sfoga inconsapevolmente in grandi mal di testa o in fitte alla zone di fegato(anche senza patologie), in impotenze di varia natura, insicurezze profonde, autostima sotto zero. Una lista questa che potrebbe essere ancora molto lunga.

E se hai anche uno solo di questi sintomi allora vuol dire che è il momento di lavorare su questa energia!

La primavera è la stagione in cui il movimento dentro e fuori o di coscienza e consapevolezza, deve iniziare. blankE’ l’ora di prenderti cura di te per evitare di peggiorare e sconfinare in quelle che oggi sono semplici abbassamenti energetici o tensioni generali, in patologie più gravi: ansia, gastriti, ulcere, depressioni importanti, fobie, etc.

E’ il momento di agire, perché in questi anni si salverà colui che più farà prevenzione a “Tutto Tondo”!

E’ il momento di prenderti di “petto” e di iniziare ad amarti sul serio. Solo così potrai rivedere la luce infondo al tunnel, sentirti in forma, più leggero, energico, con la forza di scalare le montagne; di sentirti con una pienezza nel cuore e la serenità sul volto.

Il tempo scorre… non far scorrere inutilmente la tua vita, vivi per te stessa oltre che per i tuoi figli, per il tuo/a compagno/a, per il lavoro, per i genitori.

Vivi perché sei viva e hai il diritto di goderti quest’ unica vita che ti è stata donata.

Basta arrabbiarti con il Mondo, con la Giustizia, con gli altri e inizia a cambiare la direzione di quel dito che punti verso chi dai la colpa della tua infelicità ed inizia a tirarlo sù e dire” Io Esisto”.

Esisto perché mi sento nei miei piedi, nella mia pancia, nel mio cuore, nelle mie meravigliose emozioni.

Esisto perché mi tocco, mi ascolto e risuono positivamente con chi mi è vicino.

blankE solo allora vedrai con occhi diversi tutto il mondo che ti circonda, inizierai a notare porte che non vedevi, a sperimentare e ad avere quel coraggio che pensavi di non avere.

Questo non è un sogno!

Questo è ciò che vivrai davvero se TU e SOLO TU desidererai che è il momento di regalarti qualcosa.

Di regalarti quell’amore e quell’attenzione che ti sei sempre negata.

Un percorso psicofisico di Counseling associato alla guida Erboristica e Naturopatica è quello che ci vuole per riprendere il cammino perduto, offuscato o dimenticato.

blankAttraverso il Counseling potrai scoprire tutte le dinamiche dolorose a cui ti sottoponi inconsapevolmente, conoscerai i tratti della tua personalità e scoprirai il potenziale inespresso sino ad oggi.

Attraverso l’intervento di Naturopatia faciliterai con l’aiuto di Madre Natura, la tua evoluzione al sicuro, protetto e continuamente monitorato nella riconquista del tuo Viaggio alla ricerca e all’amore di te

blank

Come rendere felice l’Intestino?

blank

Comunemente la chiamiamo “pancia”, ma in realtà l’intestino è l’ultima parte del sistema digestivo. Tutto il processo di assimilazione che inizia dalla bocca con la masticazione, termina il suo processo in ciò che viene anche definito il secondo cervello.

Continue reading

Gastrite

blank

Delle volte il dolore è simile a un pugno, delle volte è come un bruciore e altre volte ancora è nauseante.
Di cosa parliamo? Della Gastrite!

Continue reading